Voli_e_forme_inquiete



Studio_Luisa_Sartoris


l o   s t u d i o   d i   l u i s a   s a r t o r i s





Luisa Sartoris si é dedicata alla pittura fin dalla prima giovinezza. Dopo un periodo artistico fortemente influenzato dai Maestri dell’800 piemontese, é approdata alla pittura astratta, maturando esperienze personalissime.
Le sue opere sono state esposte presso gallerie private e pubbliche, ricevendo consensi della critica e riconoscimenti vari. In particolare su di lei hanno scritto i critici: A. Dragone (La Stampa), G. Viarengo (La Gazzetta di Torino), A. Mistrangelo (Stampa Sera), V. Bottino (Corriere di Torino e Provincia), A. Tommaselli (Il Venerdì dell’Arte) Andreina Griseri, Ordinaria di Storia dell’Arte dell’Università di Torino, che l’ha presentata per la collettiva
di Miami (USA). Dal 1986 é socia della Promotrice Delle Belle Arti di Torino.


Elenco Mostre personali

1986 “Galleria Viotti” - Torino
1987 “Libreria Levrotto & Bella” - Torino
1988 “Galleria Arte 90” - Cuneo
1990 “Galleria Bottega D’arte” - Carrù, Cuneo
1993 “Associazione Artistica TEART” - Torino
1998 “Promotrice delle Belle Arti” Personale delle
Socie Fondatrici del TEART - Torino
1999 “Associazione Artistica TEART” - Torino
2003 “Associazione Artistica TEART” ‘Figure, Forme,
voli in un Mondo Diverso’ - Torino
2004 Galleria Il Rondo’ - Imperia
2005 “Sala Centro Culturale”, Borgio Verezzi, Savona


Elenco Mostre collettive

1986 “144a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
“Mostra del bianco e nero” Piemonte Artistico e Culturale - Torino
1987 “7a Mostra Nazionale di pittura contemporanea” Comune di Triverio - Targa premio, Livorno
“Concorso di pittura contemporanea” Comune di Mappello - Premio medaglia d’argento, Bergamo
“Concorso Nazionale di Pittura e Grafica” Comune di Salsomaggiore - Medaglia Premio, Alessandria
“Concorso nazionale di Pittura” - Casale Monferrato
“Rassegna di Arte Contemporanea” - Torino
“Concorso Primavera” - Coppa premio - Torino
1988 “Rassegna di Arte Contemporanea-Terme di Saint Vincent” - Saint Vincent, Aosta
“18a Internazionale di Pittura e Grafica” - Targa premio - Parma
“Concorso nazionale di Pittura e Grafica”  - Verona
“Mostra d’ Autunno” Piemonte Artistico e Culturale - Torino
“Chrysalis Gallery” - Los Angeles, California, USA
1989 “Galleria - The Interiors of Skipton” - North Yorkshire UK
“147a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
“Art in Public Places” - Miami - Florida, USA
“Mostra d’ Autunno” Piemonte Artistico e Culturale - Torino
1990 “148a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
1991 “Mostra di Primavera” Piemonte Artistico e Culturale - Torino
“149a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
1992 “Mostra del bianco e nero” Piemonte Artistico e Culturale - Torino
“150a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
1993 “Mostra del bianco e nero” Piemonte Artistico e Culturale - Torino
“151a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
1994 “Associazione Artistica TEART” - Collettiva Socie Fondatrici - Torino
“152a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
1995 “153a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
1996 “Le Donne Artiste del TEART - Creatività è Donna” Associazione Artistica TEART - Torino
1997 “Villino ‘Il Caprifoglio’ ” - Torino
1998 Ordine del Mauriziano - “Associazione Artistica TEART” - Torino
“Collettiva di Pittura con vendita all’Asta” Jovenceaux, Francia
1999 “157a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
2000 “Associazione Artistica TEART” ‘Le Ragazze del TEART’ - Collettiva Socie Fondatrici - Torino
“158a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
2001 “159a Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti - Torino
2002 “Associazione Artistica TEART” ‘Immagini, Colori, Segni nello Spazio” - Collettiva Socie
Fondatrici - Torino
2005 “Associazione Artistica TEART” Aspettando i Giochi Olimpici - Torino


ANTOLOGIA CRITICA

Alcuni stralci critici tratti da presentazioni a personali e da recensioni su giornali

PERSONALE, GALLERIA VIOTTI
Torino, Marzo 1986
Dalla presentazione di Almerico Tommaselli

Le opere che Luisa Sartoris, cresciuta alla scuola del
mio indimenticabile amico Italo Cremona, presenta alla Galleria Viotti, parlano al visitatore un linguaggio nuovo ed interessante. Esso scaturisce dalle loro spaziose superfici colorate, intarsiate da spazi sovrapposti, che ne rafforzano i caratteri di una nuova dimensione con tinte piatte e valori timbrici corrispondenti ai valori decorativi
delle figurazioni danzanti nel vuoto. Uomini, uomini-uccelli e spazi, spazi colorati che, attraverso
linee allusive, li rispecchiano in prospettive vaghe e lasciano sognare l’osservatore come le note di una musica lontana ed irreale… Figure che volano, si inseguono in cerchi allusivi, compaiono e scompaiono in un moto continuo e vorticoso… Credo di non andare errato nel definire il lavoro creativo di questa artista un vero e proprio illusionismo ottico. Esso risulta da sapienti intersezioni e rifrazioni di luce che ella ottiene con il colore sapientemente unito al disegno, attraverso tagli dal quale appare altro colore che, accostandosi a quelle, le esalta esaltandosi. Sono lavori che non ammettono ripensamenti e sublimandosi diventano musica, ora dolce ora terribilmente aggressiva…

“CORRIERE DI TORINO E DELLA PROVINCIA”
28 Marzo, 1986
Luisa Sartoris scopre un mondo di idee-colori
Dalla recensione di Vittorio Bottino

Luisa Sartoris ha scoperto una sua identità sorretta prima dalla ricerca coloristica e poi da una profonda cultura. Per meglio portare il fruitore dentro le opere della Sartoris occorre una breve spiegazione. Scelto il foglio di carta che può essere bianco, nero, arancio o di qualsiasi altro colore,
l’artista traccia le sue variazioni cromatiche stando attenta ai contrasti, alle intersecazioni, svolgendo temi astratti che si dipartono a volta da un dato reale quasi accentrandosi su questo.…Mutazioni libere, figure che nascono una dall’altra, colori in suggestiva simbiosi ed allora puoi scoprire nei
titoli l’idea della pittrice, ma puoi anche, ed è persino meglio, dare tu stesso un volto fantastico alla composizione.

“ILVENERDI’ DELL’ARTE”
Aprile 1986
Illusionismo ottico-educativo di Luisa Sartoris
Dalla recensione di Almerico Tommaselli

…La presenza del pubblico, la visita con il consenso di autorevoli critici, sono la conferma della bontà del contenuto della mostra come apertura ad un linguaggio visuale e psicopedagogico che dai suoi elaborati promana…Luisa Sartoris con questa mostra ha chiaramente indicato una strada.

PERSONALE “LIBRERIA LEVROTTO E BELLA”
Corriere di Torino e Provincia, 3 Aprile 1987
Dalla recensione di Massimo Centini
…Il progetto estetico di Luisa Sartoris si articola intorno ad un percorso iconografi co dove sono confluite tracce diverse, generate da un’ intenzione creativa alimentata da una solida conoscenza dell’importanza di elaborare nella segnica svincolata dal realismo, tutta la robustezza del gesto primigenio. Cresciuta alla scuola di Italo Cremona, la Sartoris è certamente capace di estrapolare con maturità il vero volto del significante, privandolo di inutili ridondanze estetiche e giungendo così a formulare delle ipotesi contese tra l’informale e l’astratto,dove la traccia si riverbera all’interno della propria eco mai povera di rimandi simbolici.
I collages e le altre opere esposte in questa occasione, basano il proprio corredo significante su una solida composizione, scandita da livelli formali che si dipanano da un’origine ben precisa e infine raggiungono una soluzione narrativa ricca di forza e di ampie opportunità dialettiche…

PERSONALE GALLERIA-ARTE 90’
Cuneo, Aprile 1988
Trasparenze
Dalla presentazione di Renzo Guasco

Luisa Sartoris ha intitolato “Trasparenze” queste sue opere anche se in realtà non usa carte trasparenti. La trasparenza è un’ illusione ottica. I lavori sono ottenuti sovrapponendo due fogli di spessa carta ritagliata, uno di colore unito, di solito bianco, l’altro dipinto. A volte quello di colore unito gioca da sfondo, a volte è il contrario.... Ha cominciato, come tutti, a dipingere in modo tradizionale, con il pennello e la tela, poi, piano piano, ha trovato la sua strada… Possiamo forse leggere questa sequenza
di opere come le pagine di un diario. Furore, eccitazione, malinconia, a volte una pace improvvisamente ritrovata. I lavori più pacati sono quelli che io amo di più, quelli in cui prevalgono le linee ed i ritmi orizzontali…

CORRIERE DI TORINO E PROVINCIA
15 Aprile 1988
Luisa Sartoris e le trasparenze
Dalla recensione di Vittorio Bottino

Perchè trasparenze? Sul piano tecnico un operare che porta l’artista in una sorta di ricerca tra il colore e le linee, su un astratto che diventa immagine quando lo si indaghi con l’aiuto della fantasia, attraverso la congiunzione di due fogli di carta spessa, uno di colore unito che diventa base e l’altro ritagliato e dipinto con cromie alternanti e diverse. I risultati sono suggestivi e diventano lettura come nelle incisioni rupestri. Si avvicendano in ribollio estetico sagome di uomini ed animali (o forse non lo sono?), un percorso che induce a seguirlo fino in fondo colmando piano piano gli interrogativi della partenza. Trasparenze quindi anche momenti psicologici della pittrice e del fruitore, di solvenze armoniche che viaggiano su pentagrammi reali e sognati. Luisa Sartoris, artista di cultura e di impegno, ha trovato in questa tecnica mista approdi di attese lontane, ma chi la segue scopre che l’evoluzione positiva è continua, sia nelle stilizzazione degli interventi e del ritaglio, quanto nell’arabesco dei colori…

“ART IN PUBLIC PLACES”
Miami, Florida, USA
27 Dicembre 1988
Dalla presentazione di Andreina Griseri

“Guarda il rovescio delle foglie e delle cose, fuori di te, e vedrai molte cose che sono dentro di te”. È un pensiero cinese, che può aiutarci a guardare e a vedere, e sempre attraverso i particolari. L’ho ricordato di fronte alle ultime tempere di Luisa Sartoris, alla sua pittura che analizza le cose che ci circondano-foglie, molte, e tutte colorate; intrecci vegetali che diventano rami di forze vive, proiettate oltre; schegge in direzioni a taglio esatto, che scoprono emozioni e razionalità-….. Preferisce sperimentare, su una strada dove il filo conduttore resta la luce, ritrovata in ogni taglio di colore…La disponibilità della luce, come lievito autentico, è una delle chiavi di lettura, per un percorso attento, tra queste foglie e cose riscoperte e riguardate. E si ritorna al pensiero cinese, che si può rileggere in filigrana trasparente, sulla strada della psicologia della percezione.

PERSONALE GALLERIA “BOTTEGA DELL’ARTE”
Carrù-Mondovì, Cuneo
Corriere di Torino e Provincia, 2 Marzo 1990
Dalla recensione di Vittorio Bottino

Pittrice di raffinata concentrazione di colori e di linee, la Sartoris entra nell’area dell’astrattismo con una personale intuizione modulando una trama che concede spesso visualizzazioni figurative. La narrazione della Sartoris si svolge attraverso un singolare dettato a due piani e sulla scala cromatica, sempre viva ed avvincente, si intersecano “personaggi” a ricreare mobili interlocuzioni… La rassegna susciterà certamente un dialogo nuovo per il pubblico per entrare nella dinamica di un operare tutto strutturato nell’equilibrio pittorico da decifrare e risolvere con la propria suggestionalità emotiva.

PERSONALE “ASSOCIAZIONE ARTISTICA TEART”
Geometrie di colori
Corriere di Torino e Provincia, 13 Febbraio 1993
Dalla recensione di Paola Masetta

La composizione concepita con estrema cura, per quanto concerne il gioco dei colori, sempre molto vivaci e per la dislocazione ed ideazione delle forme, molto stilizzate e talvolta lontanamente antropomorfe, che sono frutto di una ricca fantasia produttrice di immagini costantemente differenti. Si nota una notevole padronanza della geometria delle fi gure e una approfondita conoscenza della dimensione spaziale. Nel susseguirsi di queste dinamiche immagini, è possibile leggere delle storie fantastiche di esseri immaginari abitanti di mondi conosciuti. Le opere di Luisa Sartoris richiedono un impegno consistente, connesso ad una precisione ed attenzione per i vari elementi coinvolti, per nulla trascurabili, che contribuiscono ad accrescere la piacevolezza insita nelle “sue creature”.

“CORRIERE DELL’ARTE”
21 Marzo 1998
Le pulsanti presenze di Luisa Sartoris
Dalla recensione di Antonio Oberti

…L’acquista esperienza di lavoro, la tendenza ad “inventare” nuovi moduli ed indirizzarli, con consapevolezza, nello spazio carichi di fremiti e di trepidazioni appartengono certamente a Luisa Sartoris. Opere la cui programmazione, trascendendo la realtà stessa, diventa penetrante ed interiore, scaturisce con travaglio evitando di cadere ognora nella raffigurazione passivamente oggettiva. In tutto questo processo rigenerativo, disposto alla meditazione ed alla evocazione, le immagini dell’artista, come plasmate, vengono alla luce a mezza strada tra la realtà ed il sogno. Campi di cotone, sciame di corolle, figure danzanti, intrecci, giardini intarsiati, vediamo ovunque sorgere dal colore di fondo di elevata sensibilità oppure astrattamente in movimento; soggetti che nuotano, si elevano gravitano ad esprimere il senso di qualcosa di mutevole nel tempo, di una  poesia indefinibile. Irrequietamente mobile oltre ogni apparenza e logica, il colore sorregge e domina la vita di un mondo diverso fi no ad elevarlo ad emblema di fantastiche presenze esistenziali…..

PERSONALE “ASSOCIAZIONEARTISTICA TEART”
Torino, Maggio 2003
Figure, forme e voli in un mondo diverso
Dalla presentazione di Angelo Mistrangelo

L’opera di Luisa Sartoris, appartiene da sempre al magico universo della fantasia, dell’immaginazione e, in fondo, del sogno che si apre in spazi incommensurabili e permeati da profondi silenzi…In questa direzione si delinea un discorso estremamente misurato, controllato negli esiti formali, sottolineato da un’ interiore volontà di esprimere una personale visione della realtà, delle umane vicende, di quelle inquietudini che fanno parte del cammino dell’esistenza…Ritmo e colore, controllata visionarietà e interiorizzata “lettura” della realtà, costituiscono gli elementi di una “scrittura” sapientemente definita su superfici di sottese memorie.…




h o m e

p r e s e n t a z i o n e

i n t r o d u z i o n e

l o   s t u d i o   d i   l u i s a   s a r t o r i s

g a l l e r i a

c o n t a t t i